Un’iniziativa unica per combattere il bullismo
Il bullismo è un fenomeno che colpisce molti giovani, creando un clima di paura e isolamento. In questo contesto, l’associazione O.D.V. “Simpatiche Canaglie Roma” si distingue per il suo approccio innovativo e coinvolgente. A partire dal 6 marzo, i bikers dell’associazione torneranno nelle scuole di Fidene, Pietralata e Guidonia per sensibilizzare gli studenti sull’importanza del rispetto e della denuncia delle violenze. Con il loro stile unico, questi bikers cercano di avvicinarsi ai ragazzi, parlando il loro linguaggio e utilizzando immagini e storie per trasmettere messaggi di coraggio e solidarietà.
Un supporto concreto per le vittime
La missione delle Simpatiche Canaglie Roma è chiara: proteggere e supportare le vittime di bullismo e abuso. I bikers, vestiti con giubbotti e caschi, si presentano come figure forti e rassicuranti, pronte ad ascoltare e aiutare. “Abbiamo avviato questo percorso a carattere sociale diversi anni fa”, afferma Angelo Mastropasqua, vice presidente dell’associazione. “Vogliamo sensibilizzare i più piccoli e l’opinione pubblica sulla violenza in tutte le sue forme, sostenendo le vittime in un percorso di ripresa”. Questo approccio non solo offre supporto immediato, ma crea anche un ambiente sicuro in cui i ragazzi possono esprimere le loro paure e preoccupazioni.
Il ruolo delle famiglie e delle istituzioni
Il lavoro delle Simpatiche Canaglie Roma non si limita alle scuole; l’associazione collabora attivamente con famiglie e istituzioni per garantire un supporto completo alle vittime. “Ci adoperiamo per offrire supporto e protezione, rimanendo a disposizione anche dopo il percorso di aiuto”, spiega Giandomenico Miele, responsabile della sicurezza. Questa sinergia è fondamentale per affrontare il bullismo in modo efficace, poiché coinvolge tutti gli attori sociali nella lotta contro la violenza. I bikers utilizzano anche strumenti come questionari e attività ludiche per raccogliere informazioni e identificare le dinamiche di bullismo, sottolineando che sia il bullo che la vittima necessitano di aiuto.
Testimonianze di speranza e coraggio
Le storie di ragazzi che hanno trovato conforto e supporto tra i bikers sono molte. Pietro, un giovane che ha partecipato agli incontri, ha dichiarato: “Mi sono sentito libero quando ho parlato del fatto che mi bullizzavano a catechismo”. Queste testimonianze dimostrano l’importanza di creare spazi sicuri in cui i ragazzi possano condividere le loro esperienze senza paura di essere giudicati. “Ci vedono come eroi”, afferma Miele, “ma i veri eroi sono loro, i ragazzi che trovano il coraggio di dire no alla violenza”. Con il loro impegno, i bikers stanno contribuendo a costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.