Il ritorno alla terra: giovani e orti urbani a Rimini
Negli ultimi anni, si sta assistendo a un fenomeno interessante nelle città italiane: un crescente numero di giovani sta riscoprendo l’agricoltura urbana. A Rimini, questo trend è rappresentato da Denise Catone, la più giovane assegnataria degli orti urbani in via Lidice. A soli 28 anni, Denise ha deciso di seguire le orme del nonno Francesco, che le ha trasmesso l’amore per la terra e le tecniche di coltivazione. Questo ritorno alla natura non è solo una questione di hobby, ma un vero e proprio cambiamento culturale.
Un’iniziativa comunale per la sostenibilità
Il Comune di Rimini ha lanciato un bando per la concessione di appezzamenti di terreno, attirando l’attenzione di 40 riminesi, tra cui Denise. La partecipazione di giovani come lei, nativi digitali e appartenenti alla Generazione Z, è in aumento. Questo non è solo un segno di passione per l’agricoltura, ma anche un contributo significativo alla sostenibilità ambientale. L’assessora all’Agricoltura, Francesca Mattei, sottolinea come il ritorno alla terra possa migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto ambientale delle città.
Coltivare come forma di espressione
Per Denise, coltivare è un modo per esprimere la propria creatività, proprio come nel suo lavoro di tatuatrice. “Richiede manualità, proprio come il mio lavoro nel mondo dei tatuaggi”, afferma. Questa connessione tra agricoltura e arte è un aspetto che molti giovani stanno scoprendo, rendendo l’orto un luogo di espressione personale e di condivisione. Gli orti urbani diventano così spazi di socializzazione, dove le generazioni si incontrano e si scambiano conoscenze e tecniche.
Un futuro più verde e sostenibile
Il progetto degli orti di via Lidice si inserisce all’interno del nuovo “Parco della biodiversità”, un’iniziativa che mira a promuovere la vivibilità cittadina attraverso il verde e la sostenibilità. Ogni appezzamento, con una superficie massima di 50 metri quadrati, è concesso gratuitamente per cinque anni, permettendo ai cittadini di coltivare i propri ortaggi e frutta. Questo approccio non solo favorisce l’auto-sufficienza alimentare, ma crea anche un senso di comunità e di responsabilità verso l’ambiente.
In conclusione, il fenomeno degli orti urbani a Rimini rappresenta un’importante opportunità per i giovani di riconnettersi con la natura, imparare nuove competenze e contribuire a un futuro più sostenibile. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e la voglia di vivere in modo più green, è probabile che questa tendenza continui a crescere, portando con sé benefici per la comunità e l’ambiente.