Rapinatore seriale arrestato a Roma: l’incubo di tassisti e corrieri

Un giovane rapinatore seriale

Un ventunenne originario di Casagiove, in provincia di Caserta, è stato arrestato dai carabinieri dopo aver messo a segno tre rapine in meno di un mese a Roma. Il giovane, che viveva nella capitale con una residenza fittizia in via Modesta Valenti, una strada nota per essere frequentata da senza dimora e criminali, ha terrorizzato tassisti e corrieri armato di pistola. Le sue azioni hanno suscitato preoccupazione tra i lavoratori del settore, costretti a vivere nell’ansia di essere le prossime vittime.

Le rapine e l’arresto

Le indagini hanno rivelato che il rapinatore ha colpito per la prima volta il 2 gennaio, minacciando un corriere e facendosi consegnare 60 euro, un orologio e uno smartphone. Dopo due settimane, il 20 gennaio, ha rapinato un tassista, cambiando la destinazione della corsa e minacciandolo con una pistola, riuscendo a portare via 300 euro e un iPhone 16. Infine, il 30 gennaio, ha colpito di nuovo un tassista, portando via 120 euro e un bancomat. Le vittime, tutte riconosciute grazie ai tatuaggi distintivi sul viso del giovane, hanno sporto regolare denuncia ai carabinieri, che hanno avviato un’indagine approfondita.

Le conseguenze legali

La procura di Roma ha disposto il fermo del giovane, che è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Tuttavia, in sede di convalida, il giudice ha accolto la richiesta del difensore, concedendo al 21enne gli arresti domiciliari presso la casa della nonna in provincia di Caserta. Questa decisione ha suscitato dibattito, poiché il pubblico ministero aveva richiesto la custodia in carcere. La situazione rimane tesa, con molti che si chiedono se questa misura sia sufficiente a garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori a Roma.

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