Il ritrovamento del corpo di Fabiana Piccioni
Il 9 gennaio, nelle campagne di Giulianova, è stato rinvenuto il corpo di Fabiana Piccioni, una donna di 35 anni, in condizioni inquietanti. Il cadavere, semicarbonizzato, ha suscitato immediatamente l’attenzione delle forze dell’ordine e dei media. L’identità della vittima è stata confermata dal fratello, che ha riconosciuto Fabiana grazie a un tatuaggio distintivo presente sul suo braccio. Questo tragico evento ha scosso la comunità locale, portando a una serie di interrogativi sulla vita e le circostanze che hanno portato alla morte della donna.
Le cause della morte e le prime indagini
Le prime evidenze emerse dall’autopsia, svolta il giorno successivo al ritrovamento, indicano che Fabiana Piccioni sarebbe morta per arresto cardiocircolatorio. Tuttavia, un elemento cruciale è emerso: nel suo sangue sono state trovate tracce di cocaina e oppiacei, suggerendo un possibile abuso di sostanze stupefacenti. Gli investigatori hanno escluso l’ipotesi di femminicidio, concentrandosi invece su un possibile occultamento di cadavere. Si ipotizza che la persona responsabile della sua morte possa essere la stessa che ha tentato di nascondere il corpo, appiccando il fuoco.
Il passato di Fabiana e le sue relazioni
Fabiana Piccioni, come riportato dai familiari, aveva un passato segnato da fragilità e dipendenze. Dopo aver lottato per uscire dal tunnel della droga, aveva trovato un impiego come estetista e successivamente in una ditta. Tuttavia, negli ultimi tempi, sembra che abbia ripreso contatti con ambienti pericolosi, come segnalato dai suoi genitori alle autorità. Questa ricaduta nel consumo di sostanze stupefacenti potrebbe aver avuto un ruolo cruciale nelle circostanze della sua morte. Le forze dell’ordine stanno attualmente raccogliendo testimonianze da chi conosceva Fabiana, cercando di ricostruire gli ultimi giorni della sua vita e le relazioni che aveva intrattenuto.