La fattoria Italia: un patrimonio da proteggere e valorizzare
La fattoria Italia rappresenta un tesoro inestimabile per il nostro Paese, non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale. Con oltre 5,8 milioni di mucche, vitelloni e bufali, 5,6 milioni di pecore e capre, e 8 milioni di maiali, l’allevamento italiano è un pilastro fondamentale della nostra agricoltura. Questi dati, forniti dalla Coldiretti, evidenziano l’importanza di questo settore, soprattutto in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, che celebra la connessione tra l’uomo e gli animali domestici.
Un patrimonio di biodiversità
Il nostro Paese è un leader europeo della biodiversità, ospitando oltre 58.000 specie faunistiche, che rappresentano un terzo delle specie presenti in Europa. Questo straordinario patrimonio è messo in mostra durante eventi come la benedizione degli animali, che si svolge in molte parrocchie italiane. La Coldiretti e l’Associazione Italiana Allevatori (AIA) hanno allestito una fattoria in Piazza Papa Pio XII, dove è possibile ammirare alcune delle specie che contribuiscono alla ricchezza della nostra biodiversità.
Un settore economico vitale
Il settore dell’allevamento non è solo un simbolo di tradizione, ma rappresenta anche un’importante risorsa economica. Secondo il presidente di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi, l’allevamento italiano costituisce il 35% dell’intera agricoltura nazionale, con un valore della filiera che si avvicina ai 55 miliardi di euro. Questo settore non solo sostiene l’economia, ma offre anche occupazione a circa 800.000 addetti, contribuendo in modo significativo al benessere delle comunità locali.
Le sfide del settore
Tuttavia, la fattoria Italia affronta numerose sfide. I cambiamenti climatici, che nel 2024 hanno causato perdite per 9 miliardi di euro, e la diffusione di malattie legate alle importazioni rappresentano minacce concrete. Inoltre, l’aumento dei costi di produzione e i prezzi bassi all’origine mettono a rischio la sostenibilità economica degli allevatori, costretti a lavorare in condizioni difficili. Nonostante ciò, gli allevatori continuano a garantire un presidio ambientale insostituibile, contribuendo alla salute del nostro ecosistema.
In occasione della festa di Sant’Antonio Abate, non solo gli animali da allevamento sono celebrati, ma anche i nostri amici a quattro zampe. In Italia, ci sono oltre 16 milioni di cani e gatti registrati, senza contare quelli non registrati, per un totale stimato di circa 65 milioni di animali domestici. Questo dimostra quanto sia radicata la cultura del rispetto e della cura degli animali nel nostro Paese.