Tatuaggi in Italia: rischi, scelte e responsabilità
Negli ultimi anni, il fenomeno dei tatuaggi ha preso piede in Italia, con oltre sette milioni di italiani che sfoggiano almeno un tatuaggio. Questa tendenza coinvolge principalmente le donne, con una percentuale del 13,8% rispetto all’11,8% degli uomini. Tuttavia, dietro questa moda si nascondono rischi e considerazioni importanti che ogni individuo dovrebbe tenere a mente prima di decidere di farsi un tatuaggio.
I rischi associati ai tatuaggi
Nonostante la popolarità dei tatuaggi, solo il 58,2% delle persone è consapevole dei potenziali rischi. Tra questi, le infiammazioni, le allergie ai coloranti e le infezioni sono le più comuni. Inoltre, esiste il rischio di ritardi diagnostici per tumori cutanei, che possono essere “mascherati” dai disegni. È allarmante notare che il 17,2% delle persone tatuate desidera rimuovere il proprio tatuaggio, una percentuale che sale al 25% secondo l’Intergruppo Melanoma Italiano. Questo suggerisce che molti italiani si pentono della loro scelta, spesso mesi o anni dopo averla fatta.
Scelte consapevoli e precauzioni
Per ridurre i rischi legati ai tatuaggi, è fondamentale scegliere un tatuatore o una tatuatrice certificati, che utilizzino inchiostri di alta qualità e operino in ambienti igienici. È importante ricevere istruzioni dettagliate su come prendersi cura del tatuaggio dopo l’esecuzione, per minimizzare le possibilità di complicazioni. Inoltre, è consigliabile optare per tatuaggi di piccole dimensioni e di evitare soggetti che potrebbero portare a pentimenti, come il nome di un partner. Le parti del corpo più visibili, come il volto e le mani, dovrebbero essere evitate, soprattutto per motivi professionali.
Normative e considerazioni legali
In Italia, l’esecuzione dei tatuaggi è regolamentata dalla legge. È essenziale che i tatuatori rispettino le normative igieniche e di sicurezza. Inoltre, i minorenni non possono farsi tatuaggi prima dei 14 anni, e le leggi variano a seconda della regione. Ad esempio, in Campania e Lombardia, il limite è fissato a 16 anni, mentre in Sicilia e Veneto è di 18 anni. È obbligatorio il consenso scritto dei genitori per i minorenni tra i 14 e i 18 anni, un aspetto che molti genitori e adolescenti potrebbero non conoscere.
In conclusione, prima di farsi un tatuaggio, è fondamentale riflettere attentamente e informarsi sui rischi e le responsabilità. La scelta di un tatuaggio dovrebbe essere consapevole e informata, per evitare pentimenti futuri e garantire la propria salute.