Terapie calde: la bellezza della cura per i piccoli pazienti oncologici
Nel contesto della cura oncologica, è fondamentale non solo affrontare la malattia, ma anche preservare il benessere psicologico e fisico dei pazienti, specialmente quando si tratta di bambini. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Irccs ha introdotto un programma innovativo che combina terapia estetica e yoga, permettendo ai piccoli degenti di riscoprire la bellezza e la normalità anche in un momento difficile della loro vita.
Il potere della terapia estetica
La dottoressa Giada Baldini, specializzata in armoestetica, guida i bambini in un viaggio di riscoperta del proprio corpo. Attraverso attività creative, come l’uso di foulard e cappelli, i piccoli pazienti possono esplorare nuove identità e stili, distogliendo l’attenzione dalla malattia. “I bimbi di almeno 6-7 anni possono vedersi in una condizione diversa, rispetto a quella in cui la malattia li ha messi”, afferma la dottoressa Annalisa Tondo, responsabile del reparto di oncologia. Questo approccio non solo aiuta i bambini a sentirsi meglio con se stessi, ma promuove anche un senso di comunità e condivisione tra i pazienti.
Yoga: un respiro di normalità
Oltre alla terapia estetica, l’ospedale offre lezioni di yoga due volte a settimana. Queste sessioni, condotte da un’insegnante esperta, sono progettate per aiutare i bambini a rilassarsi e a riconnettersi con il proprio corpo. Utilizzando strumenti musicali e tecniche di respirazione diaframmatica, i piccoli pazienti possono apprendere come gestire lo stress e migliorare la loro qualità di vita. “Abbiamo avuto una bambina di 3 anni e mezzo che grazie all’insegnante di yoga ha imparato la respirazione diaframmatica, mentre faceva l’ossigeno terapia”, racconta la dottoressa Tondo, evidenziando l’importanza di queste pratiche nel supporto alla salute mentale e fisica.
Un approccio olistico alla cura
Le attività proposte non sono solo un modo per passare il tempo, ma fanno parte di un approccio olistico alla cura dei pazienti. Infermieri e operatori del reparto monitorano costantemente le reazioni fisiche dei bambini durante le sessioni di yoga e terapia estetica, notando un abbassamento della frequenza cardiaca e una normalizzazione della pressione. “Lo studio è ancora in una fase embrionale, ma i risultati preliminari sono promettenti”, afferma la dottoressa Tondo. Questo dimostra come l’integrazione di pratiche terapeutiche possa migliorare significativamente il benessere dei piccoli pazienti, offrendo loro una nuova prospettiva sulla vita e sulla loro condizione.