Arresti per estorsione mafiosa nel brindisino: due imprenditori in carcere

Arresti per estorsione mafiosa nel brindisino: due imprenditori in carcere

Due imprenditori sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione mafiosa nel brindisino. Massimo Magli, 48 anni, e Andrea Cava, 37 anni, sono stati coinvolti in un’inchiesta che ha portato alla luce pratiche illecite legate a un appalto per il rifacimento del manto stradale. L’accusa sostiene che i due avessero tentato di estorcere 200mila euro a un imprenditore, cifra poi ridotta a 50mila euro. La situazione è diventata critica quando i due indagati sono comparsi davanti alla giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce, Tea Verderosa, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.

Dettagli dell’inchiesta e arresti

Il caso ha preso piede dopo l’arresto di altri tre individui, Lucio Annis, Francesco Sisto e Tobia Parisi, già noti alle forze dell’ordine per affiliazioni mafiose. Questi ultimi sono stati accusati di aver facilitato l’estorsione tramite contatti con l’imprenditore. La Procura DDA, rappresentata dalla pm Carmen Ruggiero, ha evidenziato che il quadro accusatorio è solido e che gli indizi raccolti dalla Squadra mobile di Brindisi sono stati determinanti per le misure cautelari. Tra le prove ci sono intercettazioni telefoniche e fotografie che documentano incontri tra gli indagati e l’imprenditore.

Le dichiarazioni degli indagati e le prove raccolte

Durante le intercettazioni, Magli ha fatto riferimento a un incontro programmato per la consegna di denaro, rivelando dettagli inquietanti sul piano estorsivo. Le sue parole, come “L’estorsione stavamo facendo a uno di 200mila euro”, hanno sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla gravità della situazione. Inoltre, Magli ha contattato Cava per verificare se fosse stato arrestato, dimostrando una preoccupazione evidente per le conseguenze delle loro azioni. Le intercettazioni hanno anche rivelato che i due indagati erano consapevoli del rischio di essere scoperti e hanno discusso di possibili errori commessi durante le loro operazioni illecite.

Prospettive legali e reazioni

I difensori di Magli e Cava, gli avvocati Dario Budano e Michele Iaia, stanno valutando la possibilità di presentare ricorso al Tribunale del Riesame, nonostante le recenti decisioni sfavorevoli per altri indagati. La situazione rimane tesa, con la comunità locale che osserva attentamente gli sviluppi di un caso che mette in luce le infiltrazioni mafiose nel tessuto imprenditoriale della zona. La lotta contro l’estorsione e la criminalità organizzata continua a essere una priorità per le autorità, che stanno intensificando gli sforzi per garantire la sicurezza e la legalità nel brindisino.

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