Il ritrovamento del corpo
Il corpo di Gino Panaiia, un giovane di 25 anni, è stato rinvenuto nel Naviglio Pavese, in un tratto profondo circa un metro e mezzo, a metà strada tra Casarile e Rognano. La scoperta è avvenuta intorno a mezzogiorno, quando un passante ha notato il cadavere e ha immediatamente allertato le autorità. I vigili del fuoco, che avevano interrotto le ricerche del giovane meno di 24 ore prima, sono intervenuti per recuperare il corpo. Le prime indagini condotte dai carabinieri hanno confermato l’identità del ragazzo, scomparso la notte di Halloween.
Le circostanze della scomparsa
Gino era stato visto per l’ultima volta in un bistrot di via Togliatti, dove ha trascorso le ultime ore della sua vita. Uscito visibilmente ubriaco e probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti, ha deciso di mettersi alla guida del suo scooter. Dopo una caduta in una rotonda, un amico gli ha sconsigliato di ripartire, ma Gino ha ignorato il consiglio e ha continuato il suo tragitto. L’ultima comunicazione con la fidanzata è avvenuta poco dopo l’una e mezza, quando ha affermato di essere quasi arrivato a Vigevano, ma il suo smartphone ha agganciato la cella telefonica per l’ultima volta alle 2.22, per poi spegnersi definitivamente.
Le indagini e le ipotesi
Le indagini sono attualmente in corso, con gli inquirenti che stanno esaminando le circostanze della morte di Gino. L’assenza di segni di violenza sul corpo ha portato a considerare l’ipotesi di un incidente. È possibile che il giovane sia caduto nel Naviglio o che si sia immerso volontariamente, per poi sentirsi male e non riuscire a risalire. Tuttavia, l’inchiesta ha anche rivelato il ritrovamento di un borsone contenente eroina marchiata Louis Vuitton nella zona della cascina, ma al momento non ci sono collegamenti diretti con la scomparsa di Gino. Gli esami autoptici saranno fondamentali per chiarire le cause della morte e per determinare se ci siano stati traumi o ferite non visibili a occhio nudo.