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La città immaginaria di Ilias: un viaggio tra realtà e finzione

Un’ambientazione unica: la città di Ilias

Nel romanzo ‘O Cane’ di Luigia Bencivenga, la città di Ilias emerge come un luogo di contrasti e tensioni. Situata nei pressi di Napoli, Ilias è divisa in tre parti: la zona residenziale con le sue eleganti ville, la parte povera con le Case rosse e la baraccopoli di Cala Renella, un rifugio per i più emarginati. Questa ambientazione non è solo uno sfondo, ma diventa un personaggio a sé stante, influenzando le vite dei suoi abitanti. La narrazione si snoda tra le strade di questa città immaginaria, dove la realtà si mescola con l’assurdo, creando un’atmosfera di inquietudine e tensione.

I protagonisti e le loro storie

Due figure emergono prepotentemente nel racconto: il Prof. Sauro Consilia, direttore del carcere Dostoevskij, e Mimì Nasone, noto come il Figlio delle Stelle. Il primo, un uomo tormentato, si trova coinvolto in una serie di eventi che lo porteranno a confrontarsi con la brutalità della vita. La sua esperienza di voyeurismo si trasforma in un incubo quando viene attaccato da un branco di cani, un momento che simboleggia la perdita di controllo e la vulnerabilità umana. Dall’altra parte, Mimì, con il suo lavoro di trasportatore di morti, rappresenta una figura di pietà e umanità in un contesto altrimenti desolante. La loro interazione con il cane Garryowen aggiunge un ulteriore strato di significato, richiamando alla mente l’idea di caos e disordine.

Un’opera di ingegneria narrativa

La scrittura di Bencivenga è caratterizzata da una lingua curata e precisa, capace di evocare immagini vivide e di trasportare il lettore in una dimensione spazio-temporale unica. La narrazione si sviluppa in modo fluido, mantenendo alta l’attenzione e coinvolgendo il lettore in un viaggio che è tanto fisico quanto emotivo. L’autrice riesce a mescolare elementi di realtà e finzione, creando un’opera che sfida le convenzioni narrative tradizionali. Con ‘O Cane’, Bencivenga non solo racconta una storia, ma offre una spettrografia impietosa della società contemporanea, mettendo in luce le sue derive e le sue contraddizioni. La sua capacità di esplorare temi complessi come l’anarchia e la disfunzionalità familiare rende questo romanzo un’opera di grande rilevanza e attualità.

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