I tatuaggi religiosi sono sempre più comuni ed hanno un significato davvero importante per chi li sceglie per il proprio corpo. Si tratta di soggetti alquanto particolari che mettono subito in evidenza devozioni e anche stili di pensiero.
Non in tutti i paesi del mondo, però, esiste una tolleranza verso questi tipi di tatuaggi. Qualche anno fa una donna inglese è stata arrestata e poi espulsa dalle autorità dello Sri Lanka per il suo tatuaggio che rappresenta un’offesa per la religione del luogo. Per quanto possa sembrare strana, in un periodo in cui parliamo tanto di globalizzazione, di tolleranza, di immigrazione e così via, questa notizia è assolutamente vera. La 37 enne, una semplice turista in visita nel paese, fu arrestata all’aeroporto di Bandaranaike per il suo tatuaggio che ritraeva Budda, processata dopo poco tempo e subito espulsa dal paese.
Anche in altri paesi, come ad esempio la Tailandia, esiste una legge che vieta l’ingresso ai turisti che hanno dei tatuaggi che rappresentano un insulto alla cultura e alla religione. Stessa cosa accade anche in Malesia. Rigide le regole del governo, talmente rigide che nel 2012 fu annullato il concerto di Erykah Badu, una cantante americana, per mezzo di un tatuaggio temporaneo con la scritta “Allah” che aveva sulla spalla.